Pacchetto sicurezza. Anteprima Orfeo – di Fred

Come noto, in questi giorni il neonato governo Berlusconi ha varato il cosiddetto “pacchetto sicurezza”. I provvedimenti in esame e già in vigore intervengono in modo massiccio sulle norme e le procedure riguardanti l’immigrazione.

Il Consiglio dei Ministri ha varato, in data 23 maggio, un decreto-legge, che per la natura stessa dell’atto è già oggi in vigore, essendo stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 maggio. Queste le principali novità introdotte dal decreto:

Aggravante della clandestinità: se a commettere un reato è un soggetto “che si trovi illegalmente sul territorio nazionale” (il cosiddetto clandestino) la pena prevista per quel delitto sarà aumentata fino ad un terzo.
Non affittare al clandestino:  chiunque affitta “un immobile di cui abbia la disponibilità ad un cittadino straniero irregolarmente soggiornante nel territorio dello Stato è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni”. Inoltre, l’immobile in questione viene immediatamente confiscato.
Espulsione o allontanamento come misura di sicurezza: il giudice disporrà l’espulsione dello straniero o l’allontanamento del cittadino comunitario ogni volta che vi sia una condanna ad una pena detentiva superiore ai 2 anni (attualmente era necessaria una condanna superiore ai 10 anni).

Il governo ha poi presentato un disegno di legge, che entrerà in vigore solo dopo la discussione, le eventuali modifiche e l’approvazione della Camera e del Senato.
Di seguito le modifiche (per ora) proposte dalla maggioranza:

Reato di clandestinità: chi entrerà in Italia irregolarmente verrà punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni.
Questo matrimonio non s’ha da fare!: saranno necessari due anni (di residenza) al coniuge straniero per chiedere la cittadinanza italiana, non più sei mesi. E tre anni se la coppia risiede all’estero.  Se però vi sono pargoli nati dal connubio, i tempi risultano dimezzati.
I casi di acquisto della cittadinanza si ridurrebbero dai 31.600 riscontrati a legislazione vigente ai 19.275 della nuova disciplina, secondo le previsioni del disegno di legge.
Dai CPTA ai CEI, da 60 giorni a 18 mesi: Sarà possibile detenere i cittadini stranieri in attesa di espulsione nei Centri di Permanenza Temporanea e Assistenza (che nel DL sono diventati Centri di Identificazione ed Espulsione) fino un massimo di 18 mesi, contro i 60 giorni attuali.
Hard money transfer: Chiunque possieda una licenza per il trasferimento del danaro – tipo Western Union o Poste Italiane – “deve provvedere […] ad acquisire copia del documento di identità di colui che chiede la prestazione”. Gli stranieri devono anche esibire il permesso di soggiorno, altrimenti l’agenzia di money transfer di vede costretta a inviare alla locale autorità di pubblica sicurezza copia del documento identificativo del richiedente. Per le agenzie che non adempiono, è prevista la confisca dell’autorizzazione.

Infine, il governo ha predisposto tre schemi di decreti legislativi che verranno discussi nelle commissioni parlamentari.

Il primo prevede una stretta alle possibilità di ricongiungimento familiare, limitandolo per quel che riguarda i genitori a carico solo a coloro che non hanno altri figli nel paese di provenienza.
Il secondo amplia notevolmente i casi in cui è possibile espellere dei cittadini comunitari, in particolare nel caso in cui non provvedano all’iscrizione anagrafica entro tre mesi dal loro ingresso in Italia, e prevede l’obbligo per ottenere l’iscrizione di dimostrare redditi provenienti da attività lecite.
L’ultimo decreto introduce l’obbligo di residenza per i richiedenti asilo in un luogo indicato dal Prefetto e prevede, in caso di esito negativo della domanda di asilo, il rimpatrio immediato dello straniero, anche se questi presenta ricorso.

Federico Tsucalas

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